06/09/15

Perle ai porci


Il Signore Gesù non disse mai una sola parola invano.

I suoi pensieri e le sue parole hanno sempre un solo obiettivo: salvare.

Anche se per fare questo sia obbligato ad avvertire in modo chiaro e incisivo.

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino. -Matteo 7.6

Quando menziona i cani e i porci, non voleva offendere gli avversari alla fede cristiana.

Ma far capire chiaramente la perdita di tempo con quelli che, come gli scribi e i farisei ipocriti, si rifiutano di ragionare.

Soprattutto, il rischio che si corre di essere morso.

I cani e i porci, come quelli che sono irrazionali, non pensano.

Agiscono per istinto.

Perché insistere e sprecare tempo provando ad insegnare agli animali irrazionali la giustizia, la legge, l’ordine o la disciplina del Regno dell’Eterno Dio?

E’ come insegnare ai cani e ai porci a leggere.

Come rimuovere l’orgoglio dall'orgoglioso?

Come spezzare l’arroganza dell’arrogante?

C’è solo un modo: permettere che le sconfitte della vita facciano questo da sé.

Quanto ai servi dell’Altissimo, andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d’Israele... 
-Matteo 7.6

Le pecore perdute della casa d’Israele sono i perduti in cerca della Salvezza.

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