19/08/13

Umiliato per la gloria / Blog Vescovo Macedo



 Contrariamente a ciò che si pensa, Dio non è responsabile delle nostre disavventure.

Il malato è umiliato per la sua condizione;

Il fallito è umiliato per la sua situazione di miseria;

I genitori sono umiliati dalla cattiva condotta dei figli;

I figli sono umiliati dalla cattiva condotta dei genitori…

Mentre l’orgoglio favorisce il disonore, l’umiltà precede l’onore.

Ma neanche con questo l’orgoglio va fuori moda. L’orgoglio è presente a partire dai primi abitanti del pianeta.

I presuntuosi sono quelli che più subiscono umiliazioni.

Nessuno è qualcosa in questo mondo.

La creatura umana può considerarsi qualcosa soltanto se conosce il Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Pertanto bisogna essere umili o essere umiliati.

Conoscere il Signore è l’unica cosa che giustifica la gloria umana.

Il resto è superfluo e sparisce con il tempo.

Non è saggio tracciare il cammino con orgoglio, vanità o arroganza, altrimenti si finisce nella strada dell’amarezza.

Imparare questa lezione è una grande sfida, che a causa della natura umana, ognuno deve apprendere da solo.

L’unico momento favorevole per  far riconoscere all'essere umano  quanto è insignificante, è quando si trova in difficoltà.

Sia in difficoltà nella vita sentimentale, nella salute debilitata, nella famiglia o nella vita economica.

In questo caso, tutti toccano velocemente il fondo del pozzo dell’umiliazione e della vergogna.

Così, non c’è alternativa se non quella di arrendersi all'umiltà.

✎ Contrariamente a ciò che si pensa, Dio non è responsabile delle nostre disavventure.  Innanzitutto, noi raccogliamo i frutti di ciò che seminiamo. Oggi raccogliamo ciò che abbiamo seminato ieri; domani raccoglieremo ciò che seminiamo oggi.

Le nostre disavventure sono create da noi stessi.

E’ vero che Lui ha permesso che arrivassimo al fondo del pozzo. Pozzo individuale.

La compassione Divina ha lasciato che la nostra natura ci insegnasse il  cammino dell’umiltà, dato che, a causa dell’orgoglio, non diamo ascolto alla Sua Parola.

L’umiliazione delle sofferenze conduce l’anima all'umiltà e di conseguenza all'onore. Questo avviene se ci rivolgiamo al Creatore.

Un privilegiato di questa lezione ha riconosciuto la sofferenza come porta di entrata della salvezza e ha confessato:

❝È stata un bene per me l'afflizione subita,perché imparassi i tuoi statuti.❞ (Salmo 119,71)

❝ Così parla il SIGNORE: Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si glori della sua forza,il ricco non si glori della sua ricchezza:ma chi si gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me,che sono il SIGNORE. Io pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra, perché di queste cose mi compiaccio, dice il SIGNORE.❞  (Geremia 9.23-24)


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