10/12/13

Amanda / Blog Vescovo Macedo

Amanda 

Fino all’età di 7 anni ero una bambina normale, ma a partire da quel momento, preferivo essere diversa. A 9 anni mi tinsi i capelli di biondo (ai quei tempi questo non era una cosa comune, ed io ero una delle poche bambine così). Tutto incominciò molto presto, a 11 anni cominciai ad uscire andando alle feste, a ballare nei quartieri vicini e ad avere più amicizie. Cominciai ad usare il piercing e il mio aspetto mostrava gia il mio carattere ribelle. Vivevo in mezzo alle droghe, alcolici e prostituzione, ma ancora, avevo paura di coinvolgermi. Ma i problemi in casa aumentavano, così cominciai a fare tutto quello per la quale provavo ripugnanza.

Il mio sogno era di essere modella, e questo si realizzò. Intanto io crescevo conforme a quella baraonda, ogni volta diventavo peggio, misi più piercing e iniziai a colorare i miei capelli con colori differenti. Scattavo foto polemiche che postavo in internet, così iniziai ad essere riconosciuta, molte persone si riflettevano in me, nel mio stile, nel mio modo. La mia carriera stava procedendo, sfilate, foto, lavoro internazionali, riconoscimenti, fans. Ero circondata da persone, e persino sorridevo, ma quel vuoto permaneva dentro di me.

Per 3 anni fui vittima di bullismo e questo mi fece portare odio verso le persone, ed io non ero più la stessa, non riuscivo ad andare d’accordo con nessuno.
A 15 anni comincia a frequentare luoghi nel centro di Sao Paulo, frequentati da omosessuali in Ibirapuera, Augusta, Paulista, discoteche, sempre accompagnata d’ amicizie “pessime”. Amici che prendevano le pagine della Bibbia per farsi le canne, si beveva tutta la notte, sniffavamo cocaina e bestemmiando contro Dio, io stessa in quella baraonda percepivo un disagio, varie volte pensai: “ Ma cosa sto facendo qui? Perché sto facendo questo”, poiché io credevo in Dio e sapevo che quello non era per me, però quanto più io tentavo di venirne fuori, più sprofondavo.

Scappai di casa, cominciai a fumare e a bere tutti i fine settimana, uscivo di venerdì e rientravo alla domenica o lunedì. Mi relazionai con donne, pensavo di essere nata così, per aver avuto un’esperienza sessuale con una compagna d’infanzia. Dicevo parolacce, ero volgare, sentivo voci, vedevo volti e demoni che durante la notte mi volevano soffocare,arrivai a chiamare perfino la polizia perché pensavo che si fossero introdotti degli estranei in casa mia.

Nella vita sentimentale non andava bene con nessuno, anche se popolare, non riuscivo a realizzarmi. Litigavo con i miei genitori, nulla andava bene, varie volte mi trovai sul punto di morte. Aver vissuto tutto questo, non riuscivo a sopportare più l’angoscia e sofferenza.

Ero malata, avevo il soffio al cuore, i medici mi dissero che non avrei vissuto oltre ai 15 anni, gastrite, praticamente non mangiai per 1 mese, a causa dei dolori. Non dormivo più, perché c’era un volto nero che mi soffocava tutte le notti, e restavo sveglia per la paura, e dormivo durante il giorno.

La mia vita non aveva più alcun senso, una voce mi diceva che non avevo più alcuna speranza, la vita finanziaria della mia famiglia era distrutta, nessuno credeva più in me, non avevo aiuto, ero disperata! Fino a quando mia madre, senza dirmi nulla, mi cambiò scuola, visto che nell’altra per poco non mi portavano in riformatorio, mi mise in una scuola di periferia, vicino a casa davanti all’Universale, all’inizio protestai, ma alla fine ci andai. Così arrivando lì sapevo che mi avrebbero rifiutata, ma rimasi sorpresa quando dei giovani parlarono con me, facemmo amicizia e mi invitarono nella Forza Giovane Universale. Iniziarono a raccontarmi com’erano prima e quello chiamò il mio interesse, ma avevo paura di ciò che i miei amici avrebbero pensato, come avrei mai potuto entrare in chiesa con quell’aspetto? Tutti mi avrebbero giudicato! Non andai quasi 1 mese, fino a quando, il 17 aprile del 2011, andai.

Quando i miei piedi entrarono nell’Universale, vidi una differenza. Tutti mi abbracciarono, ebbero cura di me, anche se io non riuscivo a capire ciò che dicevano, volevo stare lì vicino, cambiare vita! Così frequentai e vidi il cambiamento giorno dopo giorno…
Conforme alla trasformazione che Dio stava facendo dentro me, così si stava trasformando il mio esteriore, ora, i piercing, i capelli colorati, il vizio della sigaretta, alcolici, essere bisessuale, quello non aveva più senso, rinunciai a TUTTO! E Dio mi onorò, entrai nel progetto VPR, cominciai a passare la mia esperienza per aiutare i giovani, così come loro aiutarono me. Crebbe in me un desiderio di guadagnare anime, aiutare i sofferenti e passare a quella felicità, quella pace che io ricevetti.

Avevo il desiderio di essere collaboratrice e, dopo tante lotte, Dio mi ha mi unse per fare la Sua Opera, e ad ogni giorno cresceva dentro di me questo amore per le persone. Oggi faccio parte della FGU, hanno creduto in me e io credo nei giovani, sono completamente realizzata spiritualmente, perché ho ricevuto lo Spirito Santo, ho un lavoro benedetto, ho pace in casa e quel che è meglio in assoluto: ho la certezza della mia Salvezza!

Amanda Kislley 

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