13/12/13

La forza del dubbio


Ho conosciuto un ragazzo che nella sua adolescenza ha contratto il virus dell’HIV. Tempo dopo, arrivando in chiesa e facendo uso della sua fede (che è la certezza), restò completamente guarito. Diventò membro, collaboratore e poi pastore. Conobbe una giovane collaboratrice, si sposarono e dal loro matrimonio nacque una bambina.

Lui andò a lavorare nell’entroterra di Sao Paulo, esercitando la sua funzione pastorale. Un bel giorno, tornando insieme ad un suo collega di lavoro di un programma radiofonico. Il suo collega era alla guida, in quanto lui occupava il posto del passeggero. Fermatosi al semaforo, un ragazzo batte sul vetro dalla parte della guida, chiedendo aiuto, dicendo di essere sieropositivo e che aveva bisogno di racimolare dei soldi per comprarsi il cocktail. Prontamente, il pastore che stava guidando l’auto, indicò la chiesa Universale del Regno di Dio più vicina al luogo in cui si trovavano. Quel ragazzo guardò fisso negli occhi al pastore che era al volante ed esclamò: “ Lei non ha l’HIV, ma lui si!”, puntando il dito in direzione del passeggero.

Dopo aver sentito quella voce di dubbio, che arrivava da una persona totalmente sconosciuta, colui che era un ex-sieropositivo e che possedeva una forte testimonianza, dopo 3 giorni dall’accaduto, iniziò a presentare dei seri sintomi. I suoi capelli cominciarono a cadere, le sue unghie si indebolirono, la sua pelle iniziò squamarsi, oltre al vomito e perdita dei sensi, fino al punto di rendersi necessario il ricovero immediato all'ospedale più vicino.

Conclusione: Pochi mesi dopo, lui morì. Lasciò moglie e figlia, di circa 6 anni, una bambina molto graziosa, entrambe in salute. Con tutto questo comprendiamo quanto la parola di dubbio ha prevalso nella sua vita.

.

.