07/01/14

La nostra guerra quotidiana



Le scritture ci mostrano di fatto che una persona che è nata di nuovo, non accetta di cadere nel peccato, alla fine dei conti, abitiamo in un corpo fisico e, durante tutto il tempo della nostra vita in questo mondo, corriamo questo rischio e dobbiamo lottare contro le volontà della carne, però:

Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché il seme di Dio dimora in lui e non può peccare perché è nato da Dio..
1 Giovanni 3:9

Questo seme divino nasce insieme con il nuovo interiore del figlio di Dio, la cui natura è spirituale, il cui vede il peccato come un corpo estraneo e subito lo rifiuta, espellendolo dal centro spirituale. Questo conflitto tra il peccato e l’interiore spirituale corrisponde al tormento dell’anima di colui che ha commesso l’errore e l’unica soluzione è la confessione, solo così svanisce il peso del peccato dalla coscienza, e entro il sollievo di una coscienza sana, insieme ad una fede salubre capace di rimuovere nuovamente montagne.

Chi non è nato ancora da Dio riceve il peccato in modo pacifico e armonioso nel suo interiore carnale, poiché i due vivono in piena comunione.

...Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto.
1 Giovanni 3.6

Adesso possiamo capire perché molti collaboratori (rice) vivono nel peccato e non confessano, è perché non sono nati da Dio e il peccato è molto ben ricevuto nel loro interiore. Già chi ha peccato, ma ha confessato e abbandonato i loro peccati, è perché la natura spirituale non è riuscita a convivere con la pratica nociva e abominevole allo Spirito Santo che abita nel suo essere.

Il tuo interiore collaboratore (rice)? 
E' di natura carnale o spirituale? 
Se tu stai vivendo in modo armonioso con il peccato e non confessi, è perché tu sei ancora anima vivente, figlio (a) di Adamo; 
Così sta anche scritto:

...Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente; ma l'ultimo Adamo è Spirito che dà la vita. 1 Corinzi 15.45

Se tu hai peccato e ti senti tormentato (a) a causa di questo errore commesso, soffri con una tristezza profonda a causa del peccato, hai un conflitto enorme nel tuo interiore, vivi senza pace e non sopporti più questa situazione, ma se tu confessi, è perché tu sei spirito vivificante, figlio (a) dell’ultimo Adamo (Gesù) 1 Corinzi 15.45

Immagina di avere adesso l’opportunità di confessare (e nel caso che sia un peccato commesso con qualcuno, tipo l’adulterio e prostituzione, tra gli altri, questo deve essere confessato anche alla direzione della chiesa, o al tuo pastore o vescovo, perché tu fai parte del corpo dei sotto-ufficiali della chiesa), ma non confessi e arriva il momento della tua partenza da questo mondo, per dove andrà la tua anima?

PENSA!

Lo Spirito di Dio vi benedica!


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