17/02/15

Ciò che prima era impraticabile


Ciò  che prima era impraticabile

Quanto al rimanente, fratelli,
TUTTE le cose che sono veraci,
TUTTE le cose che sono oneste,
TUTTE le cose che sono giuste,
TUTTE le cose che sono pure,
TUTTE le cose che sono amabili,
TUTTE le cose che sono di buona fama,
se vi è qualche virtù e se vi è qualche lode, PENSATE a queste cose.
Filippensi 4:8

Abbiamo parlato molto della grande necessità nell’obbedire alla Parola di Dio.
Trattandosi di obbedienza, non possiamo scegliere di obbedire a ciò che vogliamo.
O ubbidiamo o disubbidiamo!

L’apostolo Paolo ci fece una raccomandazione molto difficile da praticarsi,
soprattutto ai giorni d’oggi, ma non impossibile.
Lui ci orienta in ciò in cui dobbiamo pensare.

La mente è uno spazio vuoto che è continuamente visitato.

Il nostro obbligo è di selezionare chi l’occuperà o no.

Tu non abiteresti mai a casa tua con qualcuno che ti è nocivo. Allo stesso modo, non possiamo mantenere pensieri che ci sono pregiudizievoli.

Perché sono questi pensieri che neutralizzano la fede, e senza fede è impossibile piacere a Dio. È un vero bombardamento di 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, 31 giorni al mese, e così via.

Ma è nel Digiuno di Daniele che diamo spazio solo ai pensieri che sono coerenti con i Pensieri di Dio. La verità è che tutti coloro che vogliono gradire Dio, di sicuro riconoscono che questo digiuno dovrebbe far parte del nostro quotidiano, allo stesso mode del Pane nostro di ogni giorno.

Riepilogando:
Il Digiuno di Daniele è venuto anche per aiutarci a praticare ciò che era impraticabile.

Vescovo Djalma Bezerra

Blog: Vescovo Edir Macedo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it/

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