23/06/15

La potenza del sacrificio

La potenza del sacrificio

Quando la persona sacrifica per Dio:

1º- Anche se questa persona non sa ancora chiedere, il sacrificio lo fa per lei, per questo, ella riceve (il sacrificio parla per la persona).

Non esiste clamore più diretto del sacrificio. Non esige parole, ma azioni e sono queste stesse azioni che sostituiranno qualsiasi richiesta fatta a Dio. Non sono le nostre lacrime che commuoveranno Dio, ma lo saranno le nostre attitudini basate su una fede incrollabile. Dio sa della realtà nella quale viviamo meglio di noi stessi, ma Egli conosce pure il tuo potenziale, quello che hai mantenuto inattivo durante tutto questo tempo.


2°- Anche se questa persona non lo merita ancora, ella riceve (Dio non è donatore, ma ricompensa).

La fede è sprovvista di sentimenti. E’ un’attitudine, una convinzione pura, che non ha passato, ma soltanto futuro. Tutte le persone che fanno uso di questa fede vedono i suoi frutti, che vengano considerate meritevoli o no, da terzi.

Il versetto dice:”Tutto è possibile per chi crede” (Marco 9.23) e il soggetto che crede si distingue come non identificato. Non esistono aggettivi per descrivere questa persona, ossia, questa non è descritta come buona, cattiva, pigra, orgogliosa, caritatevole, bianca o nera. E’ soltanto una persona la cui unica caratteristica è CREDERE! Osservazione: Credere è l’atto di darsi, lanciarsi, consegnarsi.


3°- Anche se questa persona non è religiosa, credente, evangelica, questa riceve (ciò che ci giustifica è la fede, e la maggior espressione di fede è il sacrificio).

Dio non creò buddisti, cattolici, evangelisti, islamici, e gli esseri umani. E fu all’interno di ciascuno di questi ch’Egli depositò uno dei poteri dotati della maggior capacità di concretizzazione che esiste: la Fede. Tutti siamo dotati di una fede naturale, ma non tutti abbiamo la disposizione per attivare la fede soprannaturale.

E così pure nel dominio della fede, alcuni hanno fede per bere liquidi ed altri per mangiare solidi, ossia, esistono forme diverse di fede e il sacrificio è la massima espressione della fede di ognuno. Osservazione di definizione di fede soprannaturale: sacrificarsi in favore della realizzazione di ciò che è scritto nelle Sacre Scritture.


4°- Anche se questa persona ha perso molte opportunità, questa riceve (l’unica opportunità che tutti abbiamo in comune è quella di sacrificare).

In verità, molte persone credono che un’opportunità persa non tornerà più, con tutto, l’opportunità di sacrificare è sempre presente ed è mediante quest’attitudine che tutte le opportunità, presumibilmente “perse”, potranno risorgere all’orizzonte ed allora, si potrà approfittarne.


5°- Anche se questa persona non sa pregare, non capisce la Bibbia, questa riceve (i muti ed i ciechi che vennero curati anche loro non sapevano né pregare né leggere, ma sacrificarono e ricevettero il miracolo).

La fede non è una caratteristica di chi ha elevate capacità, ossia, per avercela, non è necessario comprenderla. Non è necessario saper la definizione letteraria od avere la dimostrazione scientifica, poiché i suoi frutti sono reali e sempre lo furono nella vita di chi della fede ne fece uso.

La storia dell’umanità è piena di casi di persone d’origine umile la cui utilizzazione della fede provocò una trasformazione completa nelle loro vite. E la verità è che, quanto più è umile la persona, maggiore è l’apertura del suo cuore per ricevere la Parola di Dio, per l’esistenza ed attuazione della fede e, conseguentemente, realizzazione del sacrificio.


6°- Che questa persona sia vecchia, giovane, preparata o istruita, questa riceve (meglio che sapere è fare, come ad esempio in Abramo, Davide, ecc…).

Viviamo in un mondo retto dalle apparenze. Gran parte delle ricompense sono attribuite alla bellezza, all’istruzione o alla gioventù.
E, molte volte, per questo, non è necessario essere, ma solo apparire. Tutto ciò che esce da parametri socialmente istituiti viene etichettato come marginale e, pertanto, messo da parte. Con tutto, Dio non guarda questi aspetti, ciò ch’Egli vede è ciò che realmente importa, il cuore umano, poiché è questo il “terreno” dove la Parola di Dio vien piantata, e da dove geminerà la fede di conquista.

7°- Anche se questa persona è rimasta delusa molte o addirittura tutte le volte, questa riceve (Giuseppe, Leah, Mosè, Sefora, Iefte, Ruth, Samuele, Ana).

Le delusioni, nella vita di una persona, hanno due tipi di effetto: possono far sì che la persona conservi un risentimento tanto grande che cessi di confidare in tutto e in tutti o la fanno tentare tante volte senza tenerne conto, fino a raggiungere l’obiettivo.

L’Unica Persona che non ci delude e che, di fatto, compie ciò che promette è Dio ed è questo ch’Egli ci rivela nella Sua Parola: le Sue Promesse e il Suo compimento, attraverso dei vari casi scritti nella Bibbia. Per questo motivo, Lui condusse sempre il Suo popolo al sacrificio, per provare che Lui non fallisce o delude, specialmente quando la consegna da parte della persona è al 100%.
Queste sono le scuse che le persone presentano abitualmente per non sacrificare. Chi riesce a superare queste 7 scuse basilari, vedrà i suoi sogni realizzati.

http://iurditalia.org

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