19/05/15

Amico di Dio


 Amico di Dio

Sappiamo che Abraamo fu chiamato amico di Dio. Giacomo 2:23. Ma esiste un dettaglio in questo versetto che non siamo abituati a notare: la Bibbia non menziona che Dio era amico di Abraamo – nonostante Egli lo fosse -, ma Abraamo era amico di Dio. E non fu per caso.

Per iniziare un rapporto di amicizia necessita che entrambe le parti siano disposte a questo. Ma non è ciò che è avvenuto tra la maggior parte delle persone e Dio. Tutto ciò che Dio ha fatto e fa per quanto concerne l’umanità, mostra quanto Egli è disposto ad essere Amico di ognuno di noi, ma gli esseri umani non si dimostrano così tanto disposti ad essere amici di Dio.

Quando analizziamo le caratteristiche di un amico, riusciamo a comprendere perché la maggior parte delle persone non riesce a costruire un rapporto di amicizia con l’Altissimo, e il motivo per il quale Abraamo fu chiamato amico di Dio.

– Considerazione: ciò che abbiamo visto sono persone che vivono come se Dio non esistesse in osservando ciò che Egli dice. Ma Abraamo considerava le parole, orientamenti e consigli di Dio, ossia, agiva in accordo con loro;

– Rispetto: si è irrispettosi verso Dio quando la Sua Autorità e Sovranità non sono riconosciute, ed è giustamente questo che riscontriamo nel comportamento di molti. Ma Abraamo temeva Dio, per questo, ubbidiva e si sottometteva a Lui;

– Lealtà: è una questione di morale. Ma quello che ha regnato nel cuore e nella mente delle persone è l’immoralità. La mancanza di carattere è un qualcosa divenuto comune, non vi è più la preoccupazione di camminare rettamente. Ma Abraamo compiva ciò che prometteva a Dio, onorava la parola che impegnava verso Lui;

– Disposizione per aiutare: le persone si preoccupano soltanto dei loro problemi, con le loro stesse vite. L’egoismo ha prevalso, e, se loro già non si dimostrano disposte ad aiutare chi vedono, come potrebbero contribuire in qualcosa che non vedono? Ma Abraamo aveva tanta disposizione per cooperare con il Piano di Dio che sacrificò giorno dopo giorno in Suo favore;

– Comunicazione: la comunicazione con Dio diventa impossibile quando si ha una mente concentrata nelle cose terrene, ed è giustamente questo tipo di mente che la maggior parte possiede. Ma la mente di Abraamo era rivolta alle cose eterne. Per questo Dio parlava con lui, e lui ascoltava la Sua Voce;

– Cose in comune: il mondo ama e promuove idee avverse ai precetti di Dio, lo spirito stesso delle persone è cattivo. Ma lo spirito di Abraamo aveva concetti e valori in comune con lo Spirito di Dio. Dio aveva già notato il comportamento e l’indole di Abraamo, che si distinguevano dalle altre persone di quell’epoca. Per questo, lo chiamò;

– Fiducia: la maggior parte delle persone manifesta una fede debole ed emotiva, che vacilla dinnanzi alla prima situazione avversa. Per questo, iniziano subito a lamentarsi, dubitano e abbandonano Dio. Ma Abraamo aveva tanta fiducia in Dio che credette che la Sua promessa si sarebbe compiuta anche se avesse dovuto sacrificare il suo unico figlio sull’Altare.

Molte persone si aspettano l’amicizia di Dio, ma loro stesse non fanno ciò che necessita per essere amiche di Dio. Loro desiderano raccogliere i benefici dei favori di Dio, ma non sono disposte ad essere favorevoli verso Lui e verso i Suoi Piani. Dio è disposto ad essere Amico di tutti, ma pochi sono disposti ad essere amici di Dio.

Abraamo non operò alcun miracolo, ma lui era il proprio miracolo – perché lui ascoltava TUTTA la Parola dell’Altissimo. Per questo, è diventato un punto di referenza.

Vuoi essere amico di Dio? Guarda ad Abraamo. Isaia 51:2

Blog: vescovo Macedo.
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