10/04/13

SENZA SCRUPOLI



Peggio ancora dei limiti della miseria è l’aver vissuto le prelibatezze della vita e, successivamente, vivere con le briciole. Così accade con coloro che hanno un tempo partecipato all'allegria della salvezza, ma, a causa delle attenzioni del mondo, hanno perso di vista i valori spirituali. 
“Ah, vescovo! Voglio ritornare, ma non ho le forze per farlo. Prega per me”. Come se la preghiera risolvesse il problema. 
Non è così. Che genere di preghiera andrà ad imporre un’attitudine? 
Che genere di preghiera andrà ad obbligare il caduto a rialzarsi?

Gesù diede un ordine al paralitico: Alzati, prendi il tuo lettuccio e vai… Marco 9.6 Egli non pregò. Gli ordinò soltanto di alzarsi, prendere quel lettuccio e tornare a casa. Alzarsi, prendere ed andare sono attitudini individuali. Esigono un’azione personale. Ma, la maggioranza dei credenti caduti e fisicamente perfetti vogliono di più. Vogliono essere caricati con le loro rispettive croci. Son indolenti ed accomodati nella fede. Vogliono raggiungere il cielo senza far nulla. Vivono chiedendo preghiera come se questa facesse delle magie e li collocasse nuovamente nella fede.  E perché non pregano per se stessi, si vergognano di ciò che han fatto e tornano con le proprie gambe? 
Perché, nel profondo del cuore, han disprezzato il sacrificio del Figlio di Dio. Il Signore, Speranza di Israele! 
Tutti coloro che Ti lasciano se ne vergogneranno; il nome di coloro che si allontanano da Me rimarranno a terra; perché hanno abbandonato il Signore, la Fonte delle acque vive. Geremia 17.13


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